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Benvenuti io sono Valentina Patacca, e questo è mio canale Telegram: Psicologia a Lavoro. Oggi andiamo ad approfondire la settima soft skill della classifica: la capacità di saper prendere le decisioni. Tutti i giorni noi prendiamo una quantita infinita di decisioni, dal come vestirci, a cosa mangiare, che strada percorrere per andare a lavoro per evitare il traffico, ma ci sono delle decisioni che richiedono un processo più articolato per trasformarsi in azione. Secondo il sociologo Rino Ruminati decidere è scegliere di intraprendere un’azione tra più alternative od opzioni possibili, da parte di un individuo o un gruppo, per raggiungere un risultato desiderato. Tre aspetti sono presenti in ogni processo decisionale:

  1. la pluralità delle opzioni possibili tra cui dover scegliere;
  2. il rischio quando dobbiamo prendere una decisione che non può avere esiti prevedibili con certezza
  3. la consapevolezza e la responsabilità della persona che deve decidere.

Inoltre in ogni decisione è possibile distinguere tre dimensioni:

  1. il contenuto: cioè l’oggetto della decisione e la sua importanza per la persona. Alcuni autori distinguono tra deciosni programmate: che rigurdano situazioni di routine e possono fondarsi su regole e procedure consolidate. E non programmate che rigurdano invece le situazioni nuove, insolite ad esempio quelle strategiche.
  2. il contesto: in cui deve essere presa la decisione e quali condizioni interne ed esterne all’organizazione bisogna tenere presenti, possono essere condizioni politiche, del mercato o economiche. Queste condizioni sono determinati ai fini della certezza o incertezzaa delle informazioni che abbiamo a disposizione o ad esempio dal livello di rischio nell’assumere la decisione.
  3. La terza dimensione da considerare è la prospettiva temporale: che si riferisce sia ha quanto tempo abbiamo per decidere, se c’è o meno una scadenza, sia a quanto tempo intereccorà tra la decisone messa in atto e le sue consegeunze o risultati.

Vediamo ora un modello di decision making, composto da 5 fasi, che vi può aiutare, fin da subito, a prendere le vostre decisioni, come sempre il mio consiglio è di scrivere le vostre idee per poter avere più chiara la situazione e tenere traccia dei progressi che state facendo, perchè soprattutto per le decisoni più complesse posso volerci diversi giorni per arrivare ad una soluzione. Quindi vediamo le 5 fasi:

  1. individuate il problema da risolvere o l’opportunità da coglire: in questa fase effettuate delle indagini per considerare tutte le possibilità a vostra disposizione e definite al meglio la situazione;
  2. formulate delle linee d’azioni possibili: in questa fase combinate la creatività, l’innovazione e l’immaginazione per convertire le indagini fatte in azioni da compiere;
  3. valutate i vantaggi e gli svantaggi per ciascuna delle linee d’azione che avete individuato: considerate che ogni linea d’azione può avere più risultati, quindi è importante valutare sia i possibili risultati positivi che quelli negativi, potete ad esempio consultare qualuno più esperto, ma fidatevi anche del vostro istitnto.
  4. selezionate l’alternativa preferita e mettetela in pratica: tenete presente che finchè non avrete messo in pratica quanto stabilito, non avrete preso presa la decisone;
  5. valutate i risultati della decisone: questa è la fase del controllo e della verifica che ci dirà se con la decisione che abbiamo preso e messo in atto abbiamo raggiunto l’obiettivo.

Ovviamente, come abbiamo detto negli approfondimenti precedenti, l’errore ci è utile per capire quale strada abbandonare, quindi se con la decisione presa non abbiamo raggiunto l’oiettivo rivalutiamo ogni fase partendo dalla numero 1.

Ma perchè è così complesso a volte prendere una decisione? Perchè il processo decisionale che affronta ogni persona è frutto di complessi processi cognitivi ed emotivi, di analisi della realtà e dei contesti in cui opera, dei suoi valori e delle pressioni dell’ambiente e delle persone che ci circondano. A livello organizzativo, poi, la complessità aumenta poichè le decisioni sono influenzate dalla dinamica dei ruoli gerarchici, dalla cultura organizzativa e richiedono un ampia analisi del contesto interno ed esterno nel quale opera e un’attenta valutazione dei rischi.

Per approfondire questo argomento potete iniziare dal libro che si intitola: “Decidere. Come scegliere la strada migliore” di Rino Ruminati, in cui l’autore fa un quadro delle strategie che la mente adotta per fronteggiare la necessità di decidere.

Ok, allora, siamo giunti alla fine, spero sia stato appronfondimento interessante, nel prossimo parleremo dell’orientamento ai servizi, cioè la capacità di riuscire ad aiutare gli altri, ossia a individuare, riconoscere, analizzare i bisogni delle persone per soddisfarli al meglio, riuscendo anche ad anticipare i loro bisogni futuri.

Autrice

Dr. Valentina Patacca

Psicologa del Lavoro e autrice del podcast Psicologia a Lavoro!