Indice
- Introduzione
- Cosa favorisce od ostacola lo sviluppo del pensiero critico?
- Come sviluppare il pensiero critico
- In conclusione
Introduzione
Il Pensiero Critico, secondo lo psicologo Umberto Galimberti è “la capacità di esaminare una situazione… e di assumere una posizione personale in merito. Tale capacità costituisce il fondamento di un atteggiamento responsabile nei confronti delle esperienze e relativamente autonomo rispetto ai condizionamenti ambientali” (Galimberti, 1992). Quindi il pensiero critico consiste nel saper analizzare informazioni, situazioni ed esperienze in modo oggettivo, distinguendo la realtà dalle proprie impressioni soggettive e sospendendo i propri pregiudizi; significa riconoscere i fattori che influenzano i pensieri e i comportamenti propri ed altrui e per questo aiuta a rimanere lucidi nelle scelte.
Uno studio pubblicato dalla facoltà di psicologia dell’Università di Cambridge evidenzia che una persona allenata all’uso del pensiero critico, è in grado di prendere decisioni più corrette, di smettere di essere suscettibile alla manipolazione operata ad esempio dalla pubblicità e dalla politica, gli permette di risolvere i problemi in modo più creativo, autonomo ed efficace. Quindi sviluppare il pensiero critico può veramente migliorare la nostra vita. Per nostra fortuna questa capacità si impara e si assimila, si trasforma in base alla nostra personalità e alle nostre necessità ed esperienze passate.
Cosa favorisce od ostacola lo sviluppo del pensiero critico?
Per potenziare il pensiero critico è necessario, come per ogni altra cosa, fare molta pratica e porre attenzione a utilizzarlo le prime volte con intenzionalità. Conoscere vantaggi e ostacoli dell’utilizzo di questa skill ti sarà utile per implementarlo nella tua vita:
- un elemento a favore del pensiero critico è imparare ad ampliare le nostre prospettive, favorire scetticismo sano ed intelligente è senz’altro il primo filtro da utilizzare per notizie, opinioni, affermazioni o commenti che ascoltiamo ogni giorno; di contro un ostacolo potrebbe essere fermarsi alla prima versione disponibile di una notizia.
- un altro elemento a vantaggio è l’essere proattivi, essere cioè promotori del proprio cambiamento, il pensiero critico ci aiuta ad agire in modo più abile e riflessivo, ci aiuterà a sviluppare un atteggiamento nuovo, più costruttivo, mirato ed anche ingegnoso. Mentre un ostacolo sarebbe reagire alla vita, ai problemi, alle difficoltà senza cercare di imparare da esse.
- è utile anche abbandonare l’idea di un pensiero dicotomico, dove ogni evento è letto come giusto o sbagliato, in favore di un pensiero riflessivo che relativizzi le dicotomie, tenendo conto di diversi punti di vista.
- utilizzare il senso dell’umorismo, per trasformare la realtà con originalità, favorendo l’ingegno per far ridere gli altri. Così il pensiero critico è uno strumento grazie al quale mostreremo la nostra capacità di adottare una prospettiva più chiara della realtà, senza restare intrappolati nella frustrazione, nella rabbia o in quei malintesi senza via d’uscita.
- gestire con consapevolezza le distorsioni cognitive come ad esempio l’effetto alone che avviene quando la percezione di una caratteristica è influenzata dalla percezione di uno o più altre caratteristiche dell’individuo o dell’oggetto come pensare che se una persona è bella e simpatica, allora sarà anche intelligente, buona, ed onesta; evitare l’uso di etichette, o porre un’ attenzione selettiva alla realtà, cioè porre l’attenzione solo a ciò che ci è più utile vedere, limitando i nostri pensieri e le nostre opinioni.
Come sviluppare il pensiero critico
Un percorso suddiviso in quattro passaggi per sviluppare il pensiero critico, partendo da due indispensabili presupposti: il primo è che pensare in modo critico implica il seguire un procedimento logico ed è necessario svolgere una serie di operazioni mentali –come fare delle analogie, dei confronti e delle deduzioni. Il secondo è che è essenziale sapere ciò di cui si sta parlando.
Vediamo i 4 passaggi chiave:
- ricerca: concettualizza il problema da valutare definendo la questione e comprendendola. Per definirla è possibile utilizzare delle domande del tipo: qual è la questione o il problema? Come posso descrivere la situazione? Perché ho bisogno di valutarla o di risolverla? Definito il problema, verifica di riuscire a comprendere nel modo più oggettivo possibile di cosa si tratta: cerca di scoprire ogni dettaglio della situazione, raccogliendo tutti i dati e le informazioni possibili.
- analizza: una volta definita la situazione a grandi linee, è necessario analizzarla in modo approfondito. L’analisi consiste nello spezzettare la questione in più parti e nel comprendere ogni singola parte del problema. In ogni frammento che analizzi, tenta di dividere le cause che l’hanno generata dagli effetti e di definirne punti deboli e punti forti, le sue implicazioni e le conseguenze possibili. Fai delle ipotesi. Alcune domande utili da porti possono essere: Cosa ha causato questa situazione? Da dove deriva? Come è nata e si è evoluta? Cosa dà per sottinteso?
- sintetizza: ricombina i diversi frammenti in un insieme, ma questa volta ragionato e consapevole. Confronta le varie posizioni, cerca le analogie, i punti di forza e debolezza di ognuna e, nel confronto dell’una con l’altra, cerca somiglianze e differenze. Le analogie sono uno strumento molto potente per riuscire a pensare criticamente.
- valuta: adesso è il momento di esprimere il tuo pensiero critico. Se hai seguito queste fasi in modo approfondito, la tua valutazione della questione di partenza sarà più ponderata e razionale. Il pensiero che hai raggiunto, sarà fondato criticamente e saprai sostenerlo in modo sicuro e coerente, portando argomenti basati su un ragionamento.
Le prime volte quando provi ad utilizzare questi passaggi per definire il tuo pensiero critico rispetto a ciò a cui stai prestando attenzione, il mio consiglio è di praticare questi passaggi utilizzando la scrittura. Prendi un quaderno o un strumento digitale e crea uno spazio per ogni fase del processo appuntando tutto ciò che ti viene in mente e che reputi utile. Questo ti aiuterà a vedere il pensiero che si genera passo dopo passo.
In conclusione
Ogni pensiero critico che sviluppi ricordati di non farlo diventare un giudizio definitivo: nel confronto con altri, o in contesti diversi, potresti modificarlo e rivederlo. Ma avere degli argomenti razionalmente fondati, su cui basare i tuoi giudizi, è la base fondamentale anche per potersi confrontare con chi sostiene posizioni diverse dalle nostre.
Se vuoi lavorare con me sullo sviluppo del pensiero critico e poterlo utilizzare nel tuo lavoro, sono qua!
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