Indice
Introduzione
Parliamo di cambiamento. Quante volte razionalmente hai preso la decisione di voler cambiare comportamenti o abitudini, ma poi ti sei ritrovato di fronte all’ennesimo fallimento, esponendoti, a volte, anche a frustrazioni considerevoli. Questi vissuti poi sono andati ad orientare le tue scelte successive e, talvolta, hanno minato il senso di autoefficacia. Il modello di cambiamento TransTeorico, può essere utile per affrontare un cambiamento specifico e introdurre nuove abitudini all’interno della tua vita ed è il risultato di un lungo studio degli psicologi Prochaska e Diclemente, che prevede 5 stadi da seguire.
Il Modello TransTeorico
Il modello TransTeorico è costruito su tre dimensioni fondamentali:
- gli stadi del cambiamento sono 5
- i processi del cambiamento, cioè le strategie comportamentali che mettiamo in atto durante il cambiamento, possono essere di tipo: cognitivo esperienziale: come aumentare la consapevolezza attraverso l’ acquisizione di maggiori informazioni, l’attivazione emotiva elle informazioni prese; comportamentali: ad esempio cercare e ricevere supporto dagli altri, accettare la responsabilità e impegnarsi in un cambiamento comportamentale attraverso una comunicazione pubblica del progetto di cambiamento.
- i fattori psicologici che determinano il movimento da uno stadio a quello successivo, come l’autoefficacia, fiducia nelle proprie capacità di organizzare e realizzare il corso di azioni necessario per raggiungere i risultati prefissati. Il Locus of control, cioè la tendenza delle persone a percepire le situazioni come derivanti dai propri comportamenti (Locus of Control interno) o invece determinate da forze esterne, quali il destino o l’azione di altre persone (Locus of Control esterno). La bilancia sociale, che gli autori inseriscono nei fattore psicologici, pur essendo una strategia, che consiste nella valutazione del peso soggettivo dei pro e dei contro del cambiamento che vogliamo effettuare.
5 stadi del cambiamento
Vediamo allora quali sono gli stadi e le regole da seguire per metterli in campo:
- pre-contemplazione: la persona in questa fase sente il bisogno di modificare un comportamento o un’abitudine, ma non ha ancora preso del tutto in considerazione l’ipotesi di di cambiare
- contemplazione: la persona comincia a prendere in considerazione l’ipotesi di modificare il suo comportamento, è anche consapevole dei pro e dei contro del cambiamento e questo può causare una situazione di forte ambivalenza, che lo può far rimanere in questa fase anche per lunghi periodi di tempo, procrastinando la pianificazione del cambiamento.
- determinazione: la persona ha deciso di modificare il comportamento nell’immediato futuro, cioè nei 30 giorni successivi e pianifica la modalità di cambiamento, ad esempio può aver pianificato di consultare un esperto, di partecipare a programmi strutturati.
- azione: il soggetto agisce per modificare il proprio comportamento. L’azione non è sempre una modificazione diretta del comportamento, ma anche le azioni ricorrenti, le strategie semplici, l’importante è che l’azione abbia un impatto positivo sulla percezione del cambiamento.
- mantenimento: in questa fase il soggetto si applica al mantenimento nel tempo e alla stabilizzazione del cambiamento. Chiaramente in questa fase le azioni sono ridotte, il soggetto non è impegnato attivamente come nella fase di azione e il cambiamento è avvenuto da almeno 6 mesi.
Alcune regole da tenere a mente
Alcuni accorgimenti da tenere in considerazione per un’efficacia del modello sul nostro comportamento:
- in ogni stadio è possibile sperimentare delle ricaduta e questo implica una ripresa del comportamento da modificare ed un reingresso in stadi precedenti del modello. Per evitare le ricadute il cambiamento deve basarsi su una motivazione molto forte per la persona
- per poter passare ogni volta allo stadio successivo è fondamentale avere raggiunto la consapevolezza di quello precedente
- lo stadio 3 – determinazione dovrebbe essere seguito dallo stadio 4 – azione, in modo rapido e mirato.
In conclusione
Cambiare non è un azione, ma un processo, iterativo. È fondamentale ricordarsi che si può arrivare a delle considerazioni e avere comunque il potere di ribaltarle, rivederle e modificarle nel caso ci fossero di ostacolo verso l’obiettivo.
Se vuoi lavorare con me per implementare un cambiamento nella tua sfera professionale, sono qua!
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