Indice

  1. Introduzione
  2. Quali sono i motivi per cui vuoi cambiare lavoro?
  3. Che cos’è l’identità professionale
  4. Imposta un piano di cambiamento
  5. In conclusione

Introduzione

Molte persone si ritrovano a vivere il desiderio di voler cambiare lavoro, ma non sanno bene cosa fare, da dove partire, ed è normale, perché parliamo di un desiderio, non di un progetto. Nel desiderio sappiamo cosa ci piacerebbe ottenere, in che situazione nuova vorremmo vivere, ma non sappiamo come arrivarci, il progetto ci guida dal desiderio alla realizzazione. Ci sono, infatti, molti fattori da prendere in considerazione e da qui prende il via la confusione iniziale, come ad esempio interrogarsi su cosa veramente si vuole cambiare: lavoro, mansione, ruolo, o se si vorrebbe fare lo stesso lavoro in un’altra realtà o solo lavorare in modo diverso. Per rispondere a queste e a tutte le altre domande in modo consapevole e utile al cambiamento che ci condurrà alla soddisfazione, è indispensabile fare un cambio di paradigma su almeno due aspetti fondamentali: la cultura del lavoro, passando dal vivere il lavoro come una fatica, un disagio, un peso, una sofferenza, al lavoro come espressione delle potenzialità individuali e riappropriarsi del potere personale, tornando ad essere consapevoli di conoscersi per sapere che tipo di carriera e lavoro vogliamo costruire, quali scelte fare e soprattutto quali scartare perché ci allontanerebbero dalla felicità lavorativa.

Quali sono i motivi per cui vuoi cambiare lavoro?

In quanto esseri unici, ogni persona vivrà circostanze e avrà motivazioni uniche che possono fargli decidere di trovare una nuova opportunità lavorativa. Spesso in realtà sono più fattori che coesistono per un lungo lasso di tempo e che alla fine fanno risultare insopportabile la scelta fatta tempo prima, portando la persona a decidere di cambiare. Tra le motivazioni su cui più spesso mi capita di lavorare con i clienti che decidono di cambiare per trovare un lavoro in linea con la loro identità professionale attuale, ci sono:

  1. la mancanza di soddisfazione: può presentarsi a causa di una mancanza di riconoscimento o apprezzamento, cioè la persona si sente sottovalutata o non adeguatamente riconosciuta per il proprio contributo all’interno dell’azienda attuale, rispetto alle mansioni o al ruolo che sta ricoprendo, spesso fino a sperimentare la sindrome di boreout
  2. la crescita professionale limitata: si arriva ad un punto limite nella propria posizione attuale, si desiderano nuove sfide e opportunità di crescita. Oppure nel tempo si sono acquisite, o si vorrebbero acquisire, delle competenze nuove che portano a nuove possibilità di carriera o di nuove modalità di svolgimento del proprio lavoro, ad esempio grazie alle tecnologie che però non sono applicabili alla realtà attuale
  3. un ambiente di lavoro tossico: caratterizzato da conflitti costanti, mancanza di supporto da parte dei colleghi o dei superiori, mobbing e/o cattive relazioni che sempre più spesso hanno un impatto negativo sulla salute mentale e sulla qualità della vita. In tali situazioni, cambiare lavoro può essere una scelta per preservare il benessere psicologico ed evitare di arrivare a vivere una situazione di burnout
  4. la difficoltà nel bilanciare lavoro e vita personale: quando il lavoro attuale richiede troppo tempo e sforzo, a scapito del tempo da dedicare alla famiglia, agli hobby o al riposo, questa assenza di equilibrio e armonia porta a vivere con frustrazione entrambe le aree di vita
  5. i fattori personali: può accadere di volersi o doversi trasferire in un altro paese o città, cambiare lavoro potrebbe essere necessario, cambiamenti nella situazione familiare, necessità di flessibilità lavorativa o altri fattori personali che richiedono una nuova posizione più adatta a stabilire un nuovo equilibrio tra le esigenze della persona
  6. i cambiamenti organizzativi o riorganizzazioni: può accadere che l’azienda affronti una fusione, un’acquisizione o una riorganizzazione interna che influenza la cultura aziendale, le dinamiche di lavoro e le responsabilità dei dipendenti. Se la persona non si sente più a suo agio o adeguatamente coinvolto a causa di tali cambiamenti, potrebbe considerare l’opzione di cambiare lavoro
  7. il desiderio di settore o azienda diversi: a volte, una persona potrebbe desiderare di cambiare completamente settore o diventare un libero professionista per esplorare nuovi interessi o per cercare un settore lavorativo che meglio si adatti alle nuove passioni e competenze.
  8. la retribuzione e i benefici: la retribuzione e i benefit sono importanti nella scelta di rimanere o cambiare lavoro. Se una persona ritiene di guadagnare meno rispetto al proprio valore sul mercato o se cerca benefit diversi o maggiori, potrebbe essere motivata a cercare nuove opportunità lavorative.

Questi sono solo alcuni dei molteplici motivi che possono spingere le persone a cercare un nuovo lavoro, ma in ogni caso, qualunque sia la motivazione cambiare lavoro rimane un percorso che dipende da una serie di fattori individuali, professionali e personali.

Che cos’è l’identità professionale

L’identità professionale è la percezione e la comprensione personale di chi sei come professionista, basata sull’insieme delle tue competenze, esperienze, valori, scopi e aspettative professionali. Avere consapevolezza sulla propria identità professionale è importante perché influisce sulla motivazione, sull’impegno, sulla soddisfazione, sulla direzione della tua carriera e sulla realizzazione personale, inoltre ti guida nel processo di sviluppo e crescita durante tutto l’arco di tempo in cui farai parte del mondo del lavoro.

L’identità professionale è il nucleo centrale che unisce la persona alla sua professione e contribuisce a definire la sua posizione nel mondo del lavoro.

Chiaramente essendo noi dei sistemi inseriti in altri sistemi l’identità professionale può essere influenzata da diversi fattori, tra cui l’educazione, le esperienze lavorative, le interazioni con colleghi e superiori, i valori personali e le aspettative culturali. Può cambiare nel tempo in base alle esperienze, alle sfide e ai successi professionali che vivi.

Imposta un piano di cambiamento

Abbiamo assistito al fenomeno del grandi dimissioni, avvenute secondo gli intervistati per aver sperimentato stress, ansia o burnout. Molti presi dal malessere hanno deciso di licenziarsi senza un piano da seguire per la loro carriera. Quando si prende consapevolezza di aver bisogno di un cambiamento professionale, è importante procedere a piccoli passi costanti, così da avere la mente lucida e le idee chiare per fare le scelte più adatte a noi e focalizzare l’obiettivo professionale che si vuole raggiungere. Questo ci aiuterà ad evitare di ritrovarsi in una situazione analoga a quella da cui si sta decidendo di allontanarsi. Inoltre é importante saper trasformare il desiderio di cambiare lavoro o parte di esso, in un obiettivo ben strutturato. Come ti dicevo prima il cambiamento lavorativo è un percorso e come tale si articola in diversi passaggi da attraversare:

  1. fai un’autovalutazione, sia a livello personale quindi indaga quali sono i tuoi valori, bisogni, aspettative, che a livello professionale, analizza le tue competenze attuali, stabilisci uno o più obiettivi e da qui in avanti focalizza i passaggi successivi solo su questi
  2. fai un confronto con il mercato e il lavoro, ruolo, mansione che vuoi ricoprire in futuro, poi analizza, se c’è, il gap delle competenze, così da sapere in cosa formarti o migliorare.
  3. elabora tutti gli strumenti di self-marketing, in base a tutte le informazioni fin qui recuperate, come il cv, la lettera di presentazione, il profilo LinkedIn, in modo che mettano in luce la tua identità professionale di oggi, che presentino coerenza tra loro e che siano di in linea con il lavoro per il quale hai scelto di candidarti
  4. preparati per le domande dei colloqui, facendo una lista di domande che possono esserti fatte ai colloqui e quelle che ti mettono più in difficoltà e prova a rispondere per iscritto, così da arrivare preparato
  5. stabilisci un piano d’azione chiaro e dettagliato che ti sarà di supporto durante la creazione della struttura di ricerca, ad esempio stabilisci quante aziende vuoi contattare, quanti colloqui vorresti sostenere in un lasso di tempo preciso
  6. stila un piano per la ricerca di lavoro, tenendo traccia della aziende a cui invii le candidature e con cui fai colloqui, aggiornandolo con costanza
  7. scegli l’offerta che più ti darà soddisfazione, valutandola in base ai tuoi obiettivi
  8. inizia il tuo nuovo lavoro e vivi la vita professionale ricca di significato.

Decidere in base ai dati da te stabiliti e in linea con la tua identità professionale ti consentirà di vivere in armonia con il tuo lavoro e di trarne la soddisfazione.

In conclusione

Ogni scelta è importante, ma se non si trasforma in un’azione non ti permetterà di vivere la carriera professionale che sogni e come risultato otterrai di rivivere esperienze frustranti, perché non basate su di te. Ognuno di noi è responsabile delle proprie scelte, farle con consapevolezza è la chiave per raggiungere la meta che tu hai scelto e non quella che gli altri avranno scelto per te.

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