Indice
- Introduzione
- 5 domande da cui partire se vuoi cambiare lavoro
- Il mindset e skill per trovare lavoro a 45 anni
- Organizzare una efficace ricerca di lavoro
- 5 alleati che ti fanno preferire ad un candidato più giovane
- 6 consigli per una ricerca di lavoro efficace
- In conclusione
Introduzione
I motivi che ti hanno portato a voler trovare un nuovo lavoro a 45 anni, possono essere diversi, ma qualunque essi siano questa attività richiede di prendere in considerazione sia variabili di stampo psicologico-emotivo, che di tipo strategico prima di arrivare a inviare un cv. La prima cosa da fare, quando vuoi apportare un cambiamento nella sfera lavorativa, con diversi anni di epserienza, è quello di fare il punto della situazione per valutare cosa valorizzare, di cosa non vuoi più occuparti e come vorresti che si materializzasse questo cambiamento.
5 domande da cui partire se vuoi trovare lavoro
Le domande sono una tecnica potente per iniziare a ragionare su di te, organizzare il tuo bagaglio di esperienze e valutare le tue nuove priorità.
Parti con il farti alcune domande chiave:
- perchè vuoi trovare un nuovo lavoro? Il perché è fondamentale, dalla risposta che ti darai inizierai a capire quale strada percorrere. Le ragioni per cui vuoi trovare un nuovo lavoro possono essere diverse, per necessità, per reinventarti, per cambiare settore, perché le tue priorità o i tuoi valori nel tempo sono cambiati, perché senti che non c’è possibilità di crescita in quello che fai o perché senti che è giunto il momento di metterti in proprio.
- quanto sei consapevole di ciò di cui hai bisogno? Sai già cosa è veramente importante per te? Cosa vuoi ottenere cambiando lavoro? Quali sono le tue aspettative e soprattutto sono ancorate alla realtà? Facendo un’analisi della tua situazione attuale, quali competenze hai e quali invece dovresti potenziare per ottenere il lavoro che stai cercando? È importante conoscere le risposte a queste domande altrimenti l’insoddisfazione non svanirà con il nuovo lavoro e come dice Bruce Hazen, sposterai solo il lavoro su un’altra scrivania.
- cosa provi sapendo di dover affrontare una ricerca di lavoro oggi? Nel mio lavoro ho l’opportunità di parlare con molte persone che stanno affrontando la tua stessa situazione e nelle loro storie e riflessioni ho trovato dei pensieri e delle emozioni ricorrenti, che mettono in crisi i lavoratori nell’intraprendere questo viaggio. Tra i più ricorrenti c’è il sentirsi sbagliati, rispetto a tutto ciò che è stato fatto fino ad ora e la convinzione che, per cambiare lavoro, sarà necessario buttare via tutto quello che si è fatto e si è imparato. Tra le emozioni che provano, con più frequenza, c’è la frustrazione, la confusione e in certi casi l’impotenza rispetto ad un mercato del lavoro che non è per nulla uguale a quello in cui si è entrati, anche solo 10 anni fa. Questo porta con se ansia, paura, sconforto ed normale, perché sai ciò che stai lasciando, ma non ancora dove stai andando o come ci arriverai. Hai davanti un’infinità di variabili, la chiave allora non è nascondere queste emozioni, ma accettare l’incertezza, dando un nome a ciò che provi e contestualizzandolo alla situazione, senza generalizzarlo alla tua persona. Questa consapevolezza ti permetterà di analizzare la situazione e prendere tu le decisioni, evitando che siano loro a condizionare le tue scelte, accettando ad esempio un lavoro che è peggiore di quello che hai lasciato; intraprendere una formazione spendendo tempo e denaro per corsi che non ti serviranno, se non ad aumentare il senso di fallimento. Queste emozioni, sono collegate alla domanda precedente, se non hai consapevolezza di ciò che sai fare e di quello che vuoi comunicare ai recruiter o ai clienti è possibile che tu rediga un cv che assomiglia più alla lista della spesa, che alla tua carriera professionale. Queste insicurezze amplificano il senso di incertezza rispetto alla ricerca di lavoro. Perché non si ha chiaro qual è il proprio valore, cosa c’è all’interno di tutte le esperienze lavorative fatte, quali skill si sono sviluppate, perché magari ci si rende conto che nel tempo non si è dato molto spazio alla formazione personale e professionale o agli aggiornamenti del mercato del lavoro e alle sue evoluzioni, prima fra tutti la rivoluzione digitale, che oggi investe trasversalmente ogni settore.
- dove vuoi andare? Qual è il tuo obiettivo? Cosa vuoi ottenere di diverso, di migliore, nel nuovo lavoro? Rispondere a queste domande ti aiuterà ad avere chiaro l’arrivo e a non disperdere tempo ed energie in attività che ti allontanano dal nuovo lavoro, come inviare cv a raffica.
- quanto tempo hai a disposizione per trovare un nuovo lavoro? Cercare un lavoro è esso stesso un lavoro, ma possiamo considerarlo come la palestra per tenerci in allenamento ed essere pronti per passare all’azione al momento giusto. Quantifica il tempo che vuoi impiegare per raggiungere il nuovo lavoro, 6 mesi, 1 anno? È importante avere in mente in quanto tempo vuoi raggiungere il traguardo. Questo ti permette anche di definire i tempi delle attività da svolgere e monitorarne azioni e sviluppi.
Il mindset e skill per trovare lavoro a 45 anni
È indispensabile sviluppare un mindset positivo e proattivo nei confronti di ciò che vuoi ottenere e delle dinamiche del mondo del lavoro, un mindset in cui sei consapevole del tuo valore così che possa emergere agli occhi dei recruiter, delle aziende o dei clienti. Per affrontare la ricerca di lavoro assicurati di mettere in campo le 4p: propositività, proattività, produttività e problem solving.
È fondamentale arrivare a non sentirsi mai in ritardo nei confronti del cambiamento, perché non esiste il momento giusto per fare qualcosa, siamo noi a creare quel momento. Non si deve ricominciare tutto da capo, nulla si distrugge tutto si trasforma.
È importante trasmettere le competenza che si sono acquisite negli anni, far emergere le energie che si mettono in campo per creare le condizione di scegliere il tuo prossimo lavoro, non di subirlo.
Organizzare una efficace ricerca di lavoro
Per organizzare una efficace ricerca di lavoro è necessario tenere a mente 3 aspetti fondamentali sui quali riflettere a fondo, anche durante la ricerca:
- la consapevolezza di te. Analizzare a fondo te stessa o te stesso, la carriera lavorativa, le competenze che hai sviluppato attraverso le esperienze, i tuoi valori, i tuoi punti di forza e di miglioramento, le tue aspettative e i tuoi bisogni.
- l’ obiettivo. Valutare che cosa stai cercando, cosa ti aspetti di diverso rispetto alle esperienze lavorative già vissute, la risposta ti aiuta a dirigere le risorse e focalizzarle per raggiungere l’obiettivo, che non può essere “voglio cambiare lavoro”, perché questa frase non possiede le caratteristiche per poter essere un obiettivo.
- il contesto. In generale il mondo del lavoro sta richiedendo un veloce cambiamento di mindset. Il cambiamento di mindset a cui mi riferisco, è quello che vede l’abbandono dei vecchi paradigmi come la convinzione del posto fisso, del full time, la rigidità di alcune abitudini lavorative, come quella di legare il lavoro alle ore e non agli obiettivi, per passare ad abbracciare un approccio flessibile, che passa attraverso lo sviluppo delle soft skill, dell’antifragilità per riuscire ad abbandonare anche i pregiudizi, che per prima una persona che è alla ricerca di lavoro si infligge, ad esempio iniziando già dal modificare il linguaggio che utilizzi nel comunicarti agli altri, puntando i riflettori sulle tue competenze, le tue soft skill, la tua energia, la tua curiosità, invece che sull’età.
In generale tutte le informazioni che metterai insieme andranno a definire il tuo Personal Branding, lo strumento che ti sarà utile come una bussola.
5 alleati che ti fanno preferire ad un candidato più giovane
- La credibilità: questa è una delle qualità più difficili da raggiungere e che è impossibile da ottenere se non si hanno alle spalle molti anni di attività lavorativa. Quindi è a tutti gli effetti un tuo alleato
- Le referenze: sono le testimonianze che ricevi da chi ha avuto il piacere di lavorare con te e che evidenziano la solidità del tuo passato lavorativo. Puoi lasciare le referenze su LinkedIn ai contatti con cui hai lavorato e richiederle a tua volta.
- La rete di contatti: è utile quando si hanno un elevato numero di contatti e l’attività di networking è una di quelle che si raggiungono con il tempo.
- I tuoi risultati raggiungi: ciò che rende un profilo esperto interessante agli occhi dei recruiter e delle aziende è vedere i tuoi risultati documentati e costanti nel tempo. Valorizzali come punto di forza.
- La comprensione delle dinamiche aziendali, relazionali, lavorative e sapere come comunicarle, è una capacità che si sviluppa con l’esperienza e che ti può far preferire rispetto ad un candidato più giovane.
6 consigli per una ricerca di lavoro efficace
Ci sono moltissime cose che pui fare per mettere in pratica la tua ricerca di i lavoro e potenziare i tuoi strumenti di self marketing, parti da queste:
- mantieni alta motivazione e proattività, essere motivati nella ricerca di lavoro vuol dire sapere quali sono gli obiettivi lavorativi e agire nella direzione giusta per raggiungerli. Se non analizzi in primis la tua situazione ti ritroverai a vagare in un mercato del lavoro infinito e che ti sembrerà impossibile da gestire. Ricorda sempre il tuo perché, questo ti aiuterà a restare motivato e focalizzato sulla meta.
- dai valore alla tua professionalità, non sminuirla dicendo “va bene qualsiasi lavoro!” questo tipo di inconsapevolezza è uno svantaggio, perché ti ritroverai in balia di annunci di lavoro, colloqui fatti e cv spediti che puntano nel mucchio e non al tuo obiettivo. È uno svantaggio per noi recruiter perché non riusciremo ad inquadrare il tuo profilo. Utilizza l’esperienza che hai acquisito per analizzare il mercato, per scegliere quali settori, ruoli e aziende sono di tuo interesse e restringi il campo di attenzione. Poi studia settore e ruolo, leggi post e articoli di persone che ricoprono oggi quel ruolo per utilizzare il linguaggio appropriato, per capire quali competenze ti occorrerà aggiornare, per conoscere le ultime novità in merito e essere preparato durante i colloqui di lavoro o le scelte da fare.
- scegli le aziende e gli annunci a cui inviare le candidature per concentrare le risorse solo alle offerte che reputi tarate sul tuo obiettivo e che porteranno il cambiamento che stai creando.
- abbraccia la formazione continua, una volta studiato il tuo settore d’interesse valuta quali competenze hard e soft hai e quali ti mancano, poi formati per colmare il gap. Per mettere subito in pratica questa formazione scrivi post, anche brevi, sul tuo profilo LinkedIn.
- padroneggia la tecnologia: oggi la maggior parte del lavoro è mediato da device di diversa natura, si utilizzano software e applicazioni diverse anche solo per completare un task, i colloqui sono online, anche il cv potrebbe essere richiesto in formato video, quindi è importante non solo conoscere l’esistenza di questi strumenti, ma anche padroneggiarne l’utilizzo e il linguaggi, per arrivare ai colloqui preparati e per gestire al meglio il lavoro. Inoltre la ricerca di lavoro sarà principalmente strutturata in digitale, quindi il mio consiglio è di costruire una strategie avvalendoti di strumenti digitali, come ad esempio Trello o Notion, ma ce ne sono veramente tanti altri, così da seguire il flusso della ricerca e avere tutte le informazioni che ti occorrono sempre disponibili.
- riscrivi il curriculum e aggiorna il profilo LinkedIn, con questi accorgimenti: togli le competenze obsolete, se ad esempio oggi Windows 11 è la versione da saper utilizzare, non ha senso inserire Windows 93, elimina il liceo frequentato, concentrati sugli ultimi 10 anni al massimo di esperienze lavorative, associandole a risultati raggiunti e alle competenze sviluppate, puoi inserire, se proprio necessario, tutte le altre esperienze lavorative in un’unica sezione dedicata, utilizzando al massimo 2 righe. Inserisci le esperienze di volontariato e gli obiettivi raggiunti, queste informazioni possono anche esserti utili se hai momenti di lontananza dal lavoro. Utilizza LinkedIn per rafforzare il Personal Branding e non per pubblicare richieste di assunzione, iscriviti e partecipa a gruppi tematici del settore di tuo interesse per rimanere sempre aggiornato e attivo.
In conclusione
Per trovare un nuovo lavoro, a prescindere dalla situazione che stai vivendo e che ti spinge a farlo è indispensabile avere consapevolezza del tuo valore e di come comunicarlo, armarti del nuovo mindset, cambiare le abitudini relative al lavoro, mantenere un atteggiamento positivo, organizzando e pianificando la ricerca di lavoro, stabilendo e seguendo un piano d’azione strutturato.
Quello di costruire il personal branding è un lavoro complesso, difficile e continuo, ma è un lavoro che ripaga in soddisfazione e miglioramento della qualità di vita lavorativa.
Il pensiero di Eraclito e la fluidità con la quale ci ricorda che nulla si distrugge, tutto si trasforma puoi applicarlo a tutte le esperienze attraversate durante gli anni di lavoro e le competenze acquisite, per trasformarle e trasferirle costruendo ogni giorno un tassello della tua professionalità, per essere sempre una persona che lavora con consapevolezza ed efficacia.
Se vuoi impostare la tua ricerca di lavoro insieme a me, sono qua!
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