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Le 4 energie per gestire il Tempo

In questo articolo analizziamo le 4 energie fondamentali secondo il modello di Schwartz.

Vediamo le 4 dimensioni delle energie su cui lavorare per raggiungere il nostro equilibrio, come sempre il mio consiglio è di scrivere per ogni energia ciò che osserviamo in noi, apportiamo le modifiche e teniamo traccia dei cambiamenti.

Energia fisica:

l’energia fisica è la base di tutte le altre energie, il modo in cui noi trattiamo il nostro corpo influenza il nostro modo di pensare, di lavorare, e la percezione che ognuno ha di sé. Ci aiuta a gestire le emozioni e a dirigere l’attenzione. Fanno parte di questa dimensione la corretta nutrizione, il fitness, il sonno e il riposo diurno, come ad esempio la meditazione. Per prendere consapevolezza delle quantità e qualità della vostra energia fisica ponetevi delle domande: Come gestite la vostra energia fisica? Quando siete stanchi bevete caffè o meditate? Quali sono le attività che fate per ricaricarvi durante la giornata? Che sport praticate e quanto? Siete costanti nell’allenamento? Quando siete sotto stress come reagite? Lavorate senza pause? Mangiate di più e male, dormite di più a discapito dell’allenamento? Quante ore dormite? Cosa fate appena svegli e poco prima di dormire? Vi svegliate spesso durante la notte pensando ai vostri problemi? Quali sono le vostre abitudini alimentari? Queste domande sono alcuni degli stimoli utili per capire cosa è necessario modificare per aumentare l’energia fisica.

Energia emotiva:

Le emozioni ci dicono come ci sentiamo e influenzano profondamente le nostre performance. Il punto è che non sempre sappiamo come ci sentiamo o cosa proviamo e questo ci destabilizza, facendoci consumere energia. Le emozioni negative inoltre limitano la nostra socializzazione, la nostra capacità di ragionare e indeboliscono il nostro sistema immunitario. La soluzione è coltivare le emozioni positive che alimentano la nostra produttività ed efficienza in ogni ambito della nostra vita. Iniziate a prendere consapevolezza delle emozioni negative e domandatevi quali emozioni negative ho provato? perchè le ho provate? Potevo reagire in un altro modo? Quale? Provate ad utilizzare lo schema dei blocchi emotivi che trovate sul canale, per capire dove sentite le emozioni. Inoltre provate a vedere che effetto hanno sugli altri le vostre emozioni negative. Poi fate una lista delle attività che preferite e che vi aiutano a sentirvi meglio e programmatele durante la settimana.

Energia mentale:

Questa è il centro della nostra attenzione. Ed oggi più che mai la nostra attenzione è bombardata da numerosi informazioni, distrazioni e abitudini che minano i nostri obiettivi e prosciugano le nostre energie. Per anni ad esempio ci siamo convinti di essere abili nel multitasking, in realtà il nostro cervello non è capace di prestare attenzione a due cose contemporaneamente, e in più per effettuare questo spostamento ha bisogno di affrontare un processo chiamato “spostamento di operazione” ed è caratterizzato da un “tempo di switching” cioè il periodo necessario per passare da una fonte di attenzione ad un’altra, e più attenzione richiede il compito meno ne rimane per il compito successivo e quindi più tempo impiegheremo a switchare. Secondo Schwartz il motivo per cui cerchiamo di essere il più multifunzionali possibile è il nostro continuo desiderio di essere connessi, che se da una parte ci fa sentire vivi dall’altro ci pone in uno stato di costante sovrastimolazione e insoddisfazione. Un esempio tipico è quando guidiamo e pensiamo di poter stare al telefono, ascoltare la radio, fumare una sigaretta, mandare messaggi e controllare il navigatore. Tutto questo ha un dispendio di energia. Allora proviamo a domandarci: quanto realmente sappiamo porre l’attenzione in una sola attività? Provate a resistere al multitasking e a dedicare il 100% della vostra attenzione ad una cosa per volta, provate ad esempio a stare al telefono con qualcuno senza controllare le email o andare sui social. é bene inoltre tenere a mente che esistono due tipi principali di distrazioni che ci impediscono di concentrarci: quelle interne, il brusio mentale e quella esterna il nostro ambiente. Cosa possiamo modificare del nostro ambiente perchè non diventi fonte di distrazione? Quanto nella nostra pianificazione sappiamo distingue tra le attività urgenti, importanti o rimandabili? Per aiutarci a far tacere il nostro brusio mentale proviamo ad aumentare la consapevolezza interiore e per questo vi rimando al precedente vocale sulla meditazione e al programma di 8 settimane sviluppato da Jon Kabat-Zinn.

Energia spirituale:

questa energia comprende i valori che definiscono la nostra identità e il perchè che guida la nostra vita. Nietzsche affermava “chi ha una ragione di vita riesce a sopportare praticamente tutto”. Quando qualcosa ci importa veramente impegnano in essa tutte le nostre forze pur di ottenerla. Secondo Schwartz abbiamo due modi di alimentare questa energia spirituale: il primo è dentro di noi e dipende dalla definizione di ciò che per noi ha la priorità, da cosa si vuole essere e ottenere; il secondo: è fuori di noi e vieni rafforzato dai nostri comportamenti. Anche in questo caso la mindfulness torna ad esserci utili per aumentare il nostro grado di consapevolezza. Provate a chiedervi prima di addormentarvi “quando e per quanto tempo durante la giornata sono stato consapevole dei miei pensieri e delle mie azioni? Come avrei potuto comportarmi diversamente?

Queste sono le 4 energie su cui concentrarsi per migliorare la gestione del tempo nelle nostre giornate e ritrovare l’equilibrio nella nostra vita privata e lavorativa. Quindi l’insegnamento di Schwarzt è racchiuso in una sua frase: non è il tempo a determinare la nostra produttività ma il valore che siamo in grado di generare.

Bene termina qui questo approfondimento sulla gestione del tempo, che spero sia stato utile per darti degli spunti da cui partire per prenderti cura di te e utilizzare questo periodo per rinnovare le tu abitudini e raggiungere un equilibrio vita privata e lavoro consapevole ed efficace per vivere una vita felice.

Autrice

Dr. Valentina Patacca

Psicologa del Lavoro e autrice del podcast Psicologia a Lavoro!