Indice
- Introduzione
- 3 diversi stili di comunicazione
- I 5 livelli dell’assertività
- Cosa fare per diventare assertivi
Introduzione
Per mettere dei limiti, quando interagiamo con gli altri abbiamo bisogno di fortificare alcuni aspetti di noi stessi, vediamo quali aspetti e competenze sviluppare e potenziare per migliorare la qualità della nostra vita.
Parliamo di assertività, cioè adottare un comportamento e una comunicazione che hanno alla base il rispetto per sé stessi e per gli altri.
Possiamo immaginare gli stili di comportamento e di comunicazione come se fossero posti lungo un continuum che passa da una polarità passiva, alla polarità opposta aggressiva, al centro in equilibrio troviamo lo stile assertivo.
3 diversi stili di comunicazione
Le persone che utilizzano uno stile passivo fanno molta fatica a dire di no, perché temono che il giudizio negativo dell’altro possa far sgretolare la relazione; o non vogliono affrontare un conflitto oppure perché non hanno consapevolezza dei loro bisogni. Queste persone spendono tutte le loro energie per essere al servizio degli altri e poi non ne hanno più per raggiungere i propri obiettivi, alimentando la loro frustrazione.
Al polo opposto, troviamo le persone con uno stile aggressivo, che hanno la tendenza svalutare e giudicare gli altri. Ascoltano molto poco e spesso durante una conversazione interrompono, anche bruscamente, il flusso dei pensieri dell’altro. Questo stile porterà nel lungo termine a degradare le relazioni, oltre che farci vivere costantemente in balia della rabbia.
Le persone che utilizzano uno stile assertivo hanno molto rispetto per sé stesse, per i loro bisogni, ma anche per gli altri. Utilizzano l’ascolto e l’empatia per trovare una soluzione efficace. Questo stile ci da la possibilità, quindi, di entrare in contatto con le nostre emozioni ed esprimerle con chiarezza; di esprimere con fermezza le nostre idee, opinioni anche quando dobbiamo comunicare un rifiuto, perché abbiamo l’obiettivo di esprimere noi stessi, e non quello di accontentare tutti o di sovrastare gli altri. Sanno ascoltare, accettare e porre delle critiche costruttive per favorire un cambiamento.
I 5 livelli dell’assertività
Il concetto dell’assertività si compone di 5 livelli, ognuno dei quali ci è utile per definirne un aspetto fondamentale e capire dove impiegare le nostre energie per sviluppare l’assertività:
al 1° livello: troviamo la capacità di riconoscere le emozioni, per raggiungere autonomia emotiva;
al 2° livello riguarda la libertà espressiva e quindi troviamo la capacità di comunicare emozioni e sentimenti, anche negativi;
il 3° livello riguarda l’essere consapevole dei propri diritti e la capacità di avere rispetto per sé e per gli altri;
il 4° livello è definito dalla disponibilità ad apprezzare noi stessi e gli altri, ciò implica l’avere una solida autostima, valorizzando gli aspetti positivi;
Il 5° livello è relativo alla capacità di autorealizzarsi e raggiungere i propri obiettivi, attraverso un’immagine positiva di noi stessi, di fiducia e sicurezza personali.
Per essere assertivi, allora, è indispensabile conoscere bene noi stessi, avere una buona autostima e anche un buon grado di fiducia in noi e negli altri.
Come tante altre capacità per diventare assertivi è necessario sviluppare anche delle skill diciamo satelliti, che favoriscono lo sviluppo di questa particolare capacità, penso ad esempio all’intelligenza emotiva, con un’attenzione maggiore allo sviluppo dell’empatia, ad una buona agilità emotiva, che ci permette di gestire tutte le nostre emozioni sia quelle negative che positive, alla flessibilità cognitiva, al pensiero critico, alla capacità di prendere decisioni.
Cosa fare per diventare assertivi
È importante, secondo me, conoscere tutti e tre questi stili per sapere quali sono le caratteristiche che li distinguono e quindi scegliere la modalità assertiva basandoci sulla consapevolezza, sapendo dove puntare la nostra attenzione, ma anche per riconoscere nell’altro lo stile predominante e sapere come fargli fronte.
Essere assertivi, ci mette nelle condizioni di prenderci la responsabilità delle nostre azioni. Rispetto al concetto di responsabilità è però importante ricordarsi sempre che noi possiamo essere responsabili solo del nostro comportamento e delle nostre decisioni, ma non per quelle degli altri. L’assertività a quindi a che fare con il controllo di noi stessi, non degli altri.
Quindi da dove partire per imparare ad essere assertivi:
- Consolida la tua autostima: se pensi di non valere nulla, nelle relazioni agirai in modo passivo o aggressivo. Nella prossima puntata del podcast approfondiremo questo tema;
- Comunica con efficacia sia a livello verbale che non verbale, nella vita non si può non comunicare ci diceva Watzlawick, quindi farlo con assertività ci permette di avere delle relazioni sane e raggiungere i nostri obiettivi;
- Allenati ad ascoltare per capire e non per rispondere;
- Gestisci i conflitti senza farti controllare dagli altri e senza perdere il controllo;
- Allena il rispetto e la gentilezza sia nei tuoi confronti che nei confronti degli altri;
- Esprimi le tue emozioni, le tue idee ed opinioni concentrandoti sul tuo valore e non per compiacere gli altri o per prevaricare su di loro.
La costanza nel mantenere uno stile di vita assertivo nel breve termine lo puoi riscontrare nella soddisfazione di esprimere i tuoi bisogni, pensieri e desideri, favorendo la costruzione di una relazione sociale sana. Nella creazione di opportunità nate anche dalle divergenze. Nel lungo periodo la coerenza che avrai sviluppato tra ciò che pensi e ciò che esprimi ti permetterà di vivere con maggiore serenità e affrontare con più lucidità le difficoltà nella vita, vedendo con il tempo potenziato il tuo senso di autoefficacia.
Per mettere in pratica una comunicazione assertiva è necessario fare attenzione tanto al cosa vogliamo comunicare che al come. Vediamo 5 consigli da cui partire:
- pratica l’ascolto attivo, ne abbiamo parlato già all’interno del podcast. Ascoltare attivamente significa porre l’attenzione su ciò che il nostro interlocutore vuole dirci e non ascoltare per sapere cosa rispondere. Utilizziamo ad esempio la tecnica della riformulazione, poniamo delle domande, diamo dei feedback su ciò che abbiamo appreso sull’altro
- parla sempre in prima persona, così sarà chiaro all’altro che stai esprimendo un tuo bisogno o una tua opinione e non lascia spazio al giudizio. È differente dire “Ti sbagli” da “Non sono d’accordo”
- esprimi le tue esigenze, bisogni e opinioni in modo chiaro e sintetico e mirato, sotto forma di proposta e no con una domanda o un’imposizione. Concentrati sui comportamenti e non sulla persona, esprimi emozioni, proponi delle soluzioni senza imporle.
- Comunica i NO in modo deciso ed efficace, in modo da far valere le tue scelte, con l’obiettivo di stare dicendo di si a te. Ma devi anche accettare i no con rispetto, senza pensare che stai subendo un torto, senza portare rancore per le loro scelte
- Nota anche il linguaggio non verbale, ad esempio guarda negli occhi la persona con cui stai parlando, utilizza un tono di voce fermo, e una postura aperta.
Padroneggiare una comunicazione assertiva è un’arte che va allenata ma non ostentata, il mio consiglio è quello di partire sempre da piccoli passi e dalle situazioni più semplici da gestire per poi arrivare a quelle più complesse.
Se vuoi lavorare con me per potenziare l'assertività e migliorare la qualità della tua vita, sono qua!
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