Lavorare meno per vivere meglio

Indice

  1. Introduzione
  2. Lavorare meno per vivere meglio
  3. Cosa puoi fare per lavorare meno?
  4. Stabilisci obiettivi sostenibili
  5. Inserisci nuove abitudini per vivere meglio
  6. In conclusione

Introduzione

L’essere perennemente impegnati è diventato il nuovo simbolo di successo dei nostri tempi. Riunioni interminabili, email che non smettono mai di arrivare, notifiche continue: il sovraccarico lavorativo è ormai la normalità per la maggior parte delle persone. Ma al contrario i risultati sono persone che presentano stress, ansia, senso di colpa, burnout, mal di testa, problemi digestivi e stanchezza cronica. Ma cosa succederebbe se ti dicessi che lavorare di più non significa necessariamente lavorare meglio? Trasformare il tuo approccio al lavoro è la chiave per ritrovare armonia tra essere efficace e salvaguardare la salute fisica e mentale.

Lavorare meno per vivere meglio

Il mondo del lavoro sta attraversando una profonda trasformazione: dal tradizionale modello basato sulle ore lavorate si sta passando a un approccio orientato agli obiettivi e ai risultati. Questa evoluzione non è più limitata al settore terziario o dei servizi. Grandi realtà industriali come Luxottica e Lamborghini hanno dimostrato che la flessibilità può essere implementata con successo anche nel settore manifatturiero, direttamente in produzione. L’esperimento di Intesa Sanpaolo nel 2023, che ha coinvolto 74.000 dipendenti con la settimana di quattro giorni (36 ore), ha confermato come questo nuovo modello possa migliorare simultaneamente produttività e benessere. Questi casi di successo ci rivelano una verità sorprendente: concentrare il lavoro in periodi più brevi ma intensi può portare a risultati eccezionali. È come se il nostro cervello, consapevole di avere un tempo limitato, attivasse una modalità di efficienza superiore. Durante queste fasi di lavoro focalizzato, non solo la creatività fiorisce, ma riusciamo anche a trovare soluzioni più rapidamente e a completare più attività in meno tempo. Il segreto non sta nel lavorare di più, ma nel lavorare meglio: il cambio di prospettiva è dalla quantità di ore alla qualità dei risultati. I benefici di questo approccio si estendono ben oltre la sfera professionale, influenzando positivamente il nostro benessere generale e migliorando significativamente la qualità della vita nel suo complesso.

Foto di Clark Tibbs su Unsplash

Cosa puoi fare per lavorare meno?

Il primo passo per trasformare il tuo modo di lavorare è partire dalla consapevolezza e conoscere te stesso. Prima di applicare qualsiasi tecnica o strumento, dedica del tempo all’auto-osservazione. Come gestisci le tue energie durante la giornata? In quali momenti ti senti più produttivo? La chiave è raccogliere dati concreti sulla tua routine lavorativa. Prendi carta e penna e per almeno due settimane monitora le tue abitudini: puoi aiutarti con applicazioni per il monitoraggio che registrano il tempo effettivamente dedicato a progetti e attività specifiche.

Durante questa fase di osservazione, poniti domande mirate:

  • la settimana ha una struttura definita?
  • il lunedì hai chiaro quali attività dovresti realizzare nei giorni successivi?
  • hai chiaro quali sono le azioni da compiere per portare a termine le attività?
  • quali sono le principali fonti di distrazione?
  • chi o cosa interrompe più spesso il flusso di lavoro?
  • hai obiettivi giornalieri e mensili chiaramente definiti?

Dalla urgenza all’importanza

Quando tutto è importante e tutto diventa urgente, ma non si ha chiaro cosa debba effettivamente essere fatto, il sovraccarico è inevitabile. La Matrice di Eisenhower è uno strumento prezioso per distinguere tra ciò che è davvero importante. Questo metodo ti aiuta a:

  • identificare le priorità reali
  • decidere cosa delegare
  • eliminare attività non essenziali o non di tua responsabilità
  • organizzare il tuo tempo in modo strategico

Il perfezionismo: da alleato a sabotatore

Una delle trappole più comuni che ho osservato nei miei clienti è il perfezionismo. Questa tendenza, apparentemente positiva, se non gestita accuratamente, può trasformarsi in un ostacolo che ti fa sprecare energie preziose alla ricerca di una perfezione irraggiungibile. Per gestirlo efficacemente:

  • definisci standard realistici
  • impara a riconoscere quando l’ansia da prestazione diventa controproducente
  • accetta che “abbastanza buono” spesso è veramente abbastanza
  • celebra i successi intermedi invece di cercare sempre la perfezione assoluta

Tecniche pratiche di gestione del tempo

Per trasformare questi principi in azioni concrete e arrivare al lunedì organizzato e operativo:

  1. pianifica e organizza la settimana:
    • dedica il venerdì a pianificare la settimana successiva
    • crea blocchi di tempo dedicati per le diverse attività
    • suddividi le attività in parti più piccole e gestibili
    • utilizza un codice colore per differenziare a colpo d’occhio la categoria di lavoro
    • inserisci deliberatamente pause e momenti di recupero
  2. tecnica del Pomodoro e varianti:
    • alterna periodi di lavoro concentrato a brevi pause
    • adatta la durata dei blocchi al tuo ritmo naturale
    • usa le pause per movimento fisico e recupero mentale
  3. gestione dei confini:
    • impara a dire “no” in modo assertivo ma gentile
    • delega con attenzione, rispettando il benessere dei colleghi
    • stabilisci limiti chiari tra tempo di lavoro e recupero

Una nuova mentalità

Il successo di questo approccio richiede una mentalità aperta al cambiamento e determinata ad impegnarsi per lavorare meno e vivere meglio:

  • considera gli errori come opportunità di apprendimento
  • avvicinati con curiosità a nuovi metodi di lavoro
  • mantieni la flessibilità nell’adattare le tecniche alle diverse situazioni
  • usa il pensiero critico per evolvere costantemente il tuo processo
  • non fossilizzarti su un unico metodo, ma sperimenta e adatta
  • impegnati a non saltare le pause

Ricorda: quando concludi un progetto, prima di tuffarti nel successivo, prenditi un momento per celebrare. Alzati dalla scrivania, fai una breve passeggiata, lascia sedimentare il lavoro fatto. Analizza il percorso senza giudizio, identificando cosa ha funzionato e cosa potresti migliorare la prossima volta. Questa pratica non è un lusso, ma un investimento essenziale per la tua produttività e il tuo benessere a lungo termine.

Foto di Clay Banks su Unsplash

Stabilisci obiettivi sostenibili

Stabilire obiettivi non è solo una questione di ambizione, ma di sostenibilità. La vera sfida sta nel trovare il giusto equilibrio tra ciò che vogliamo raggiungere e le risorse – tempo, energia e benessere – che possiamo dedicare al loro raggiungimento. Sia che tu lavori in autonomia o in team, esistono strumenti efficaci per definire obiettivi che ti permettano di lavorare meglio senza esaurirti.

Obiettivi personali: il metodo SMART

Quando si tratta di obiettivi individuali, il metodo SMART si rivela particolarmente efficace per mantenere focus e motivazione senza cadere nel sovraccarico:

  • Specific: definisci esattamente cosa vuoi ottenere. “Voglio essere più produttivo”, non è un obiettivo è un desiderio
  • Measurable: stabilisci criteri concreti per monitorare i progressi. Numeri, percentuali, o altri indicatori chiari che ti dicano se stai avanzando.
  • Achievable: deve essere impegnativo, sfidante rispetto alle tue risorse e capacità, ma realistico.
  • Relevant: devi essere convinto dell’utilità di quell’obiettivo, deve allinearsi con i tuoi valori e obiettivi più ampi.
  • Time-bound: fissa scadenze ragionevoli che ti permettano di mantenere un ritmo sostenibile, comprensivo di pause.

esempio pratico

  • specifico: ridurre del 30% il tempo dedicato alla gestione delle email
  • misurabile: passare dal dedicargli 2 ore a 45 minuti al giorno
  • raggiungibile: organizzare due finestre temporali al giorno, alle 10:00 e alle 16:00
  • rilevante: voglio convogliare quel 30% di tempo che risparmio a progetti strategici, così da eliminare l’affanno.
  • temporalmente definito: raggiungere questo obiettivo entro 3 settimane, dal 1 al 21 del mese corrente, con monitoraggio settimanale dei progressi ogni venerdì alle 17:00.

Obiettivi di team: il metodo OKR

Quando lavori in team, gli Objectives and Key Results (OKR), offrono una struttura che facilita la collaborazione, l’allineamento tra chi è coinvolto nel progetto, senza sovraccaricare le singole persone:

Obiettivi: sono qualitativi, ambiziosi ma ispiranti, che indicano chiaramente dove il team vuole arrivare.

Risultati Chiave: sono le metriche quantitative che misurano il progresso verso l’obiettivo. Per esempio:

  • ridurre del 30% le ore di straordinario mensili
  • completare il 90% dei progetti entro le scadenze stabilite
  • mantenere il livello di soddisfazione del team sopra 8/10

esempio pratico:

Obiettivi: lanciare il nuovo programma di formazione aziendale assicurando qualità e coinvolgimento delle persone

Risultati chiave (da completare entro la fine del terzo trimestre):

  1. sviluppare e testare 5 moduli formativi mantenendo il piano di lavoro di 6 ore al giorno per il team
  2. raggiungere un tasso di soddisfazione del 90% dai 20 partecipanti al programma pilota
  3. ottenere che l’80% dei partecipanti completi il percorso entro le tempistiche previste
  4. mantenere il budget del progetto entro i 50.000€ pianificati
  5. garantire che ogni membro del team di progetto abbia almeno 2 giorni liberi tra un workshop e l’altro.

L’integrazione virtuosa

La chiave per utilizzare efficacemente entrambi gli approcci sta nel creare una sinergia che supporti il nostro obiettivo di lavorare meno e meglio:

  1. allineamento: gli obiettivi SMART personali dovrebbero contribuire agli OKR del team. Se il team punta a lanciare il nuovo programma di formazione, il tuo obiettivo personale potrebbe essere sviluppare il materiale didattico per il modulo “Gestione del tempo”
  2. monitoraggio regolare: dedica 15 minuti ogni settimana per verificare i progressi. Questo ti permette di:
    • identificare precocemente segnali di sovraccarico
    • aggiustare gli obiettivi se necessario
    • celebrare i successi, anche piccoli
  3. flessibilità: non temere di modificare gli obiettivi se le circostanze cambiano. La rigidità è spesso causa di stress e sovraccarico

Un approccio sostenibile

Il successo non sta nel numero di obiettivi raggiunti, ma nella sostenibilità del percorso. Alcuni consigli pratici:

  • inizia con pochi obiettivi ben definiti
  • inserisci deliberatamente spazi di recupero nella pianificazione
  • considera il benessere personale e del team come un indicatore di successo
  • celebra non solo i risultati, ma anche i miglioramenti nel processo

La combinazione di SMART e OKR, quando usata consapevolmente, ti permette di:

  • mantenere il focus sulle priorità reali
  • distribuire meglio il carico di lavoro
  • creare sinergie tra obiettivi personali e di team
  • lavorare con più efficacia e meno stress

Ricorda: l’obiettivo non è fare di più in meno tempo, ma ottenere risultati migliori preservando energia e benessere.

Foto di Drew Beamer su Unspalsh

Inserisci nuove abitudini per vivere meglio

Trasformare il proprio stile di vita richiede più di semplici modifiche all’orario di lavoro. È fondamentale costruire una routine quotidiana che supporti il tuo benessere a 360 gradi. Questo significa iniziare la giornata con rituali energizzanti, come 15 minuti di passeggiata, 5 minuti di respirazione profonda, una colazione consumata con calma, incorporare pause strategiche durante il lavoro, e stabilire confini chiari sia durante il lavoro che tra vita professionale e personale. I periodi di recupero non sono un lusso, ma una necessità: che si tratti di esercizio fisico, meditazione o semplicemente tempo dedicato ai tuoi hobby, sono investimenti preziosi per la tua produttività e felicità.

In conclusione

Il lavoro è come un’entità in espansione: se non viene gestito con attenzione, tende ad occupare ogni spazio disponibile, assorbendo tempo ed energie senza limiti, fino a lasciarti sopraffatto da stress e ansia. Il percorso verso una migliore armonia tra le diverse sfere della tua vita non è un punto di arrivo, ma un viaggio di continua scoperta e adattamento. Le strategie che abbiamo esplorato sono strumenti concreti che puoi iniziare ad applicare fin da subito. Lavorare meno non significa rinunciare alle proprie ambizioni, ma raggiungerle in modo più strategico e sostenibile. È tempo di fare il primo passo verso un cambiamento che può trasformare non solo il tuo modo di lavorare, ma la qualità stessa della tua vita.

Se hai bisogno di un alleata nel dare il via a questo importante cambiamento mi trovi qui!

Ciao!

Mi chiamo Valentina e affianco chi ha perso la soddisfazione nel proprio lavoro a ritrovare direzione, energia e felicità.

Sono psicologa del lavoro e coach, e con  il mio metodo ti affianco nel trasformare l’inquietudine in potere decisionale, la frustrazione in una carriera finalmente allineata, dove benessere e successo si incontrano.

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