Indice
- Introduzione
- Come ritrovare la motivazione
- Avere una motivazione: esploriamo il significato
- Identità professionale: a che punto è la tua?
- Attività per ritrovare la motivazione
- In conclusione
1. Introduzione
Ti sei mai chiesto dove sia finito l’entusiasmo che provavi per il tuo lavoro? Quella spinta che ti faceva affrontare le sfide con energia sembra essersi affievolita, lasciando spazio a una sensazione di apatia che va ben oltre la semplice stanchezza. Non è solo questione di “giornate no”: quando la motivazione viene meno, ogni attività diventa più pesante, anche quelle che prima ti davano soddisfazione. È un’esperienza che accomuna molti professionisti, indipendentemente dal ruolo o dall’esperienza: il libero professionista che ha perso la passione per i suoi progetti, il collaboratore che non trova più stimoli nel suo ruolo.
La buona notizia? Questo momento può diventare un punto di svolta per ritrovare la motivazione in modo consapevole e duraturo, scoprendo cosa davvero ti motiva nel lavoro.

2. Come ritrovare la motivazione
La demotivazione sul lavoro è come un campanello d’allarme: può suonare occasionalmente o in modo persistente. È fondamentale distinguere tra demotivazione temporanea e demotivazione cronica. Se la prima è fisiologica, tutti attraversiamo momenti di minor energia ed entusiasmo, la seconda richiede un’attenzione particolare, poiché influenza costantemente il nostro approccio al lavoro e la nostra energia vitale. Riconoscere questa differenza è il primo passo per riprendere in mano la propria vita professionale.
Ma come si manifesta concretamente la demotivazione? I segnali sono molteplici e spesso sottili:
- difficoltà crescente a mantenere la concentrazione
- tendenza a rimandare sempre più spesso le attività
- sensazione persistente di stanchezza fisica e mentale
- graduale perdita di interesse verso progetti prima stimolanti
- diminuzione della produttività e della qualità del lavoro
Le cause possono essere diverse e operare su più livelli:
- organizzativo: mancanza di opportunità di crescita, disallineamento con i valori aziendali
- personale: perdita di senso nel proprio lavoro, routine ripetitiva
- relazionale: dinamiche complesse con colleghi, leadership poco supportiva
- professionale: assenza di obiettivi chiari e stimolanti, mancanza di feedback costruttivi.
Molti tendono a minimizzare questi segnali, considerandoli una fase passeggera che si risolverà da sola, ma se non affrontata può arrivare a sfociare anche nella sindrome di Boreout. Infatti la demotivazione raramente scompare senza un intervento consapevole. Affrontare il tema in modo strutturato non significa solo cercare di ritrovare l’energia perduta, ma rappresenta un’opportunità preziosa per:
- comprendere più a fondo te stesso
- ridefinire il tuo rapporto con il lavoro
- costruire fondamenta solide per il tuo benessere professionale futuro
3. Avere una motivazione: esploriamo il significato
La motivazione è molto più di un semplice “ho voglia di fare”: è un meccanismo complesso che influenza profondamente il nostro comportamento e le nostre prestazioni professionali. La ricerca in campo neuroscientifico e psicologico sta progressivamente evidenziando come la motivazione sia strettamente connessa ai nostri valori personali e al contesto in cui operiamo.
In linea generale si distingue tra motivazione intrinseca, che emerge dai nostri interessi e valori personali, come la passione per ciò che facciamo, e motivazione estrinseca, legata a fattori esterni, come riconoscimenti o benefici economici. Tuttavia, queste due forme di motivazione non sono separate, ma interagiscono costantemente: per esempio, un riconoscimento esterno può rafforzare il nostro senso di competenza, alimentando così anche la motivazione intrinseca.
Le ricerche suggeriscono che quando i nostri valori personali si allineano con quelli dell’ambiente lavorativo, sperimentiamo livelli più elevati di soddisfazione e motivazione. Non si tratta solo di “sentirsi più felici”: questo allineamento può avere un impatto significativo sul nostro benessere psicologico complessivo, riducendo il rischio di stress e burnout. Al contrario, quando viviamo un conflitto tra i nostri valori e quelli dell’organizzazione, possiamo sperimentare una significativa diminuzione della motivazione e dell’energia.
I valori personali agiscono come una vera e propria bussola nelle nostre scelte professionali:
- guidano le nostre decisioni di carriera
- influenzano la percezione di successo e realizzazione
- aumentano il nostro impegno quando sono rispettati
- ci aiutano a trovare significato oltre la retribuzione
Ma c’è un’altra prospettiva interessante da esplorare: il possibile legame tra la nostra identità professionale e il modo in cui viviamo la motivazione al lavoro. Le nostre esperienze lavorative potrebbero non solo modellare chi siamo professionalmente, attraverso il riconoscimento e lo sviluppo di competenze, ma anche influenzare il modo in cui ci percepiamo nel contesto lavorativo. Questa riflessione ci invita ad ampliare la visione della motivazione, andando oltre il semplice “voler fare” per esplorare aspetti più profondi del nostro sviluppo professionale.
4. Identità professionale e motivazione: a che punto è la tua?
La tua identità professionale rappresenta l’immagine che hai di te nel mondo del lavoro e il modo in cui questa si intreccia con la tua essenza più profonda. È come uno specchio che riflette non solo ciò che fai, ma anche chi sei e chi aspiri a diventare. Quando questo riflesso appare sfocato o distorto – ovvero quando il tuo ruolo attuale non rispecchia la tua vera natura – la motivazione inevitabilmente vacilla.
Immagina di indossare un abito della taglia sbagliata: anche se esteticamente potrebbe essere bellissimo, non ti permetterà mai di muoverti con naturalezza e sicurezza. Allo stesso modo, la mancanza di motivazione spesso emerge quando esiste un divario tra le tue aspirazioni professionali e la realtà quotidiana del tuo lavoro. Questo disallineamento può manifestarsi attraverso diversi segnali:
- ti ritrovi a svolgere mansioni che sembrano sottoutilizzare le tue competenze
- il tuo ruolo non ti offre sufficienti opportunità di crescita
- non riesci a vedere una chiara connessione tra il tuo lavoro e i tuoi obiettivi di lungo termine
- ti senti “intrappolato” in un ruolo che non riflette più chi sei diventato
Riconoscere questo profondo legame tra identità professionale e motivazione è il primo passo per comprendere se il tuo attuale senso di demotivazione ha radici più profonde del semplice stress quotidiano. È un’opportunità per riflettere onestamente su dove ti trovi nel tuo percorso professionale e dove vorresti davvero essere.
5. Attività per ritrovare la motivazione
Riaccendere la motivazione è un percorso che inizia con piccoli passi concreti e quotidiani. Non si tratta di una trasformazione improvvisa, ma di un processo graduale di riscoperta e crescita professionale. Ecco alcune strategie pratiche che puoi iniziare ad applicare fin da subito:
Dedica tempo all’auto-valutazione Ritaglia almeno 15 minuti alla settimana per effettuare un’autovalutazione: analizza i momenti in cui ti senti più energico e produttivo, osserva quali attività ti fanno perdere la cognizione del tempo perché sei totalmente immerso in esse. Questa consapevolezza ti aiuterà a identificare gli elementi che naturalmente alimentano la tua motivazione.
Imposta micro-obiettivi strategici Invece di concentrarti solo sui grandi traguardi, suddividi il tuo percorso in piccoli obiettivi settimanali o anche giornalieri. Potrebbero essere semplici come “imparare una nuova funzione del software che usi”, “proporre un’idea durante la prossima riunione” o “organizzare meglio la tua routine lavorativa”. Celebra ogni piccolo successo: il completamento di un progetto, un feedback positivo ricevuto, una nuova competenza acquisita. Questi momenti di riconoscimento personale sono il carburante della tua motivazione intrinseca.
Coltiva il tuo network professionale La motivazione spesso si nutre anche del confronto con gli altri. Cerca attivamente di:
- costruire relazioni positive con colleghi che condividono i tuoi valori
- trovare una persona esperta che possa guidarti nel tuo percorso e offrirti nuove prospettive
- partecipare a comunità professionali del tuo settore
- condividere le tue esperienze e apprendere da quelle degli altri
Ricorda che la motivazione va allenata costantemente attraverso piccole azioni quotidiane. Non aspettare di sentirti motivato per agire; spesso è proprio l’azione che genera la motivazione.
6. In conclusione
Ritrovare la motivazione è un percorso personale che richiede consapevolezza, intenzionalità e tempo. Non esiste una formula magica, ma comprendere i meccanismi che influenzano la tua spinta interiore è il primo passo per un cambiamento autentico e duraturo. La motivazione è come una pianta: ha bisogno di cure quotidiane, del giusto ambiente per fiorire e, talvolta, di una guida esperta che ti aiuti a coltivarla al meglio. Attraversare momenti di demotivazione non è un segno di debolezza, ma un’opportunità preziosa per riconnetterti con i tuoi valori e obiettivi professionali più profondi. Se ti ritrovi in questo momento di transizione e senti il bisogno di un supporto professionale per ritrovare la tua strada, sono qui per affiancarti. Puoi affrontare questo cambiamento attraverso due strade una in cui ristrutturiamo la tua identità professionale, l’altra attraverso il tuo benessere psicologico. Insieme possiamo esplorare le tue aspirazioni, identificare gli ostacoli e costruire un piano d’azione personalizzato per riaccendere la tua motivazione professionale.
Se cammini attraverso una confusione totale e non sai quale strada percorrere inizia dalla Consulenza Strategica, trovi tutti i dettagli qui




